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Guido D´Arezzo
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Guido D´Arezzo

 

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"Guido D’Arezzo", al secolo Guido Monaco o, come era anche conosciuto, Guido Pomposiano, nasce nel 991 molto probabilmente ad Arezzo, anche se altre città ne reclamano i natali (tra cui Ferrara, Pomposa e Talla).

Appartenente all’ordine dei Benedettini, è docente di musica nell’Abbazia di Pomposa (FE) dove ha l’occasione di ideare un metodo per aiutare i monaci ad apprendere e ricordare i diversi canti facenti parte del rito gregoriano. La fama che riesce a raggiungere non è molto gradita ad alcuni suoi confratelli ed allora è costretto a trasferirsi ad Arezzo, città che vantava una rinomata scuola di canto. Nel suo periodo ad Arezzo si perfeziona negli studi musicali ed arriva a codificare la notazione musicale moderna che conosciamo oggi (dopo qualche variazione avvenuta nei secoli successivi), sostituendo definitivamente la corrente notazione adiastematica; inoltre apporta altre novità nel linguaggio musicale, come il sistema di scrittura unificato e le posizioni su righi e spazi del rigo musicale (che a suo tempo era un tetragramma ed in seguito diventa pentagramma).
Dopo un lungo soggiorno a Roma in Laterano presso Papa Giovanni XIX e un periodo a Fonte Avellana (PU), ritorna nel monastero di Pomposa, dove è priore fino alla sua morte, avvenuta nel 1050.

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In sintesi la carriera artistica di Guido d’Arezzo:

 

  • 1010 circa: nei suoi primi anni nel Monastero di Pomposa inizia a porre le basi per un nuovo modo di scrivere e leggere la musica cantata.
  • 1025: è insegnante di musica nella Cattedrale di Arezzo; nel periodo aretino porta a compimento il suo trattato sulla musica, il Micrologus, e prosegue i suoi studi fino alla creazione della moderna notazione musicale, la quale cambierà il modo di scrivere, insegnare e trasmettere la musica, come è intuibile nell’Inno a San Giovanni (Ut queant laxis).
  • 1028: è a Roma da Papa Giovanni XIX, al quale spiega le novità introdotte nel suo trattato di musica sacra.
  • 1030: viene pubblicato il suo antifonario che purtroppo oggi è andato perso.
  • 1035-1040: è priore nel Monastero di Fonte Avellana e qui completa il suo Codice Musicale (detto anche NN o Codice di Fonte Avellana), ancora oggi conservato nello stesso monastero.

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