"Renato Zero" al secolo Renato Fiacchini, nasce a Roma il 30 settembre del 1950. Durante gli anni ’60 frequenta molto spesso il Piper e altri locali romani e grazie all’incontro con Don Lurio viene scritturato come ballerino per la Rai.
Nel 1969 entra a far parte del cast italiano di Hair, dove troviamo anche gli ancora poco noti Teo Teocoli e Ronnie Jones. La sua prima incisione discografica risale al 1973 con l’album No! Mamma, no!.
Col tempo inizia a costruire il suo personaggio, provocatorio e alternativo, caratterizzato da cipria, lustrini e paillettes e temi delle canzoni ambigui (Mi vendo e Triangolo) e conquista una grande fama e le vette delle classifiche. Il successo dura intorno al 1983, dopodiché per qualche anno la sua popolarità va declinando anche se i veri suoi fan non lo abbandonano.
La partecipazione al Festival di Sanremo del 1991 con Spalle al muro (scritta da Mariella Nava) sancisce il trionfale ritorno dell’artista romano alla musica, bissando due anni dopo con la notevole Ave Maria e sempre nel 1993 riprende ad esibirsi dal vivo.
Ormai l’ascesa al successo è vertiginosa e le produzioni fino all’attuale sono di grande spessore come L’imperfetto (1994), Amore dopo Amore (1998), La curva dell’angelo (2001), Il dono (2005) che contiene la track La vita è un dono dedicata alla figura di Giovanni Paolo II e della neonata nipotina, e il recente Presente (2009). Per il suo 60° compleanno la città di Roma ha ospitato una serie di concerti da tutto esaurito.
In sintesi la carriera artistica di Renato Zero:
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