Per "Teoria Musicale", intendiamo quel complesso di metodi impiegati per l’analisi, la classificazione, della composizione della musica ed i suoi elementi. In sintesi, potremo anche descriverla come la traduzione della musica in parole, e le relazioni che vi sono fra la "Semiografia" (notazione musicale) e la sua esecuzione. Per "Musicologia" s’intende invece lo studio accademico della musica.
La "Semiografia" costituisce la rappresentazione grafica della musica. Le note, i ritmi, vengono espressi con dei simboli sul pentragramma. I simboli principali sono La Chiave (od altezza delle note) il Tempo (o durata delle note) la Dinamica (od intensita’ delle note). Esistono infine altri simboli utilizzati per segnalare una ripetizione (ritornello), la velocita’, l’interpretazione.
La teoria della musica cerca di ridurre il lavoro della composizione e dell’esecuzione dei brani musicali, ad un insieme di regole e di idee, astratte. Dunque un complesso di norme sia descrittive che prescrittive, che si occupano dalla pratica musicale all’influenza pratica della melodia. L’obiettivo e’ quello di "suggerire" delle future espòorazioni.
I musicisti studiano la teoria musicale per diversi motivi:
Gli elementi di analisi della Teoria Musicale sono i seguenti:
" IL SUONO "
La teoria della musica si occupa di dscrivere il suono (le onde sonore compresse in un mezzo trasmissivo in genere l’aria),le relazioni fra i suoni e le percezioni degli ascoltatori. L’interrpetazione dei suoni a livello umano, si definisce come "Psicoacustica".
Gli aspetti fondamentali del suono e della musica, sono descritti come altezza, durata, intensita’ e timbro. Essi rappresentano i 4 parametri del suono, ai quali va aggiunta la Sonorita’, grazie alla quale, esso puo’ esistere.
In acustica il suono viene identificato come frequenza. Esistono piu’ frequenze alle quali il corpo umano tende a vibrare con piu’ facilita’. L’insieme di tali frequenze viene denominata "Armonici Naturali". Nel caso in cui tale Armonico naturale sia di frequenza inferiore, viene classificato come Armonico fondamentale o "Nota fondamentale". Queste caratteristiche sono alla base della costruzione dei diversi tipi di strumenti musicali.
In musica alla frequenza, si preferisce l’altezza l’altezza di un suono, che deriva dalla distanza che esiste fra esso ed un suono di riferimento. Quello adottato nelle orchestre moderne corrisponde al "LA", frequenza di 440Hz. Dunque "accordare" vuole dire assegnare un valore preciso di frequenze alle note musicali. Il rapporto che esiste fra la frequenza di 2 note si definisce Intervallo. Le note possono essere disposte in scala musicale e modi musicali. Le scale piu’ utilizzate nella musica occidentale moderna, sonola scala maggiore e la scala minore.
Per durata s’intende quanto ogni suono, si prolunga nel tempo. Per rappresentare la durata dei suoni, si usano sul pentagramma, dei simboli grafici.
L’Intensita’ costituisce il volume del suono, ed e’ proporzionale al quadrato dell’ampiezza, di oscillazioone dell’onda sonora.
Il Timbro e’ la forma ed il profilo dell’onda sonora, che permette all’ascoltatore di poter distinguere le diverse fonti. Ad esempio "DO" suonato da un violino e’ diverso da un "DO" suonato al pianoforte. Cio’ perche’ esiste una diversa composizione in armonici del suono.
" IL RITMO "
Il ritmo costituisce la disposizione dei suoni nel tempo. Proprio il tempo viene diviso in intervalli regolari denominati "battute". Una caratteristica di un brano musicale e’ il tempo, costituito da una frazione come 4/4, 12/8. I tempi a loro volta si suddividono in Binari, Ternari, Composti, Dispari
Esistono poi diversi tipi di ritmi, definiti per ogni "Cultura". Ad esempio nella musica occidentale i ritmi derivano dalla musico poesia della civita’"Greca".
Il Poliritmo e’ quando vengono suonati piu’ ritmi simultaneamente e con diverse tempistiche.
" LA MELODIA "
La melodia od Armonia, e’ il complesso dell’altezza con il ritmo. In un brano musicale, la melodia e’ la struttura musicale piu’ identificabile. Le melodie sono costruite su scale musicali.Lo studio della combinazione e della sovrapposizione di melodie indipendenti, e’ definito "Contrappunto".
L’armonia e’ il fenomeno in cui due o piu’ suoni, emessi simultaneamente, suonano bene insieme. Ma una melodia senza un’accompagnamento, puo’ implicare un’armonia sottostante.Proprio questa definizione, insegnate nei corsi base di armonia, ai Conservatori, puo’ essere condivisa da tutti.
Alcuni privilegiano la grandezza di 2 suoni emessi insieme; alcuni preferiscono l’aspetto culturale considerando l’armonia un fattore soggettivo condizionato da piu’ fattori (ceto sociale, esperienze, personalita’); altri ancora pensano che la melodia sia una proprieta’ che deriva dal fattore fisico del suono (acustica) e dalla fisiologia dell’apparato uditivo umano.