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Claudio Baglioni
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Claudio Baglioni

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"Claudio Enrico Paolo Baglioni" nasce a Roma il 16 maggio del 1951 e trascorre la sua giovinezza tra i quartieri di Monte Sacro e Centocelle.

 

Inizia presto ad approcciarsi alla musica come autodidatta nello studio della chitarra classica e seguendo lezioni di pianoforte. Inizia le sue esibizioni a 13 anni ma si fa ben notare nel 1967 quando partecipa al Festival degli sconosciuti di Ariccia, dove arriva in semifinale.

Due anni dopo ottiene il suo primo contratto discografico con la RCA italiana ma il primo periodo non è dei migliori e il miglior successo lo riscuote invece in Polonia, dove nel 1971 vince un Premio della Critica in un festival musicale e fa una tournèe per le città polacche. Inizia anche a scrivere brani per artisti come Mia Martini e Rita Pavone (Oltre la collina e La suggestione) e nel 1972 interpreta dei brani per il film di Franco Zeffirelli Fratello sole, sorella luna.

Questo piccolo grande amore, nel 1972, segna la prima tappa del vero successo di Claudio Baglioni, bissato un paio d’anni dopo da E tu… e seguito poi da altri album di buon successo come Sabato pomeriggio (1975), Solo (1977) e E tu come stai? (1978); in questo decennio è anche impegnato in tournèe sia in Italia che all’estero, che gli fruttarono una grossa notorietà e record di album venduti.

 

Segue tre anni dopo l’album Strada facendo, che lo fa decretare miglior cantautore dall’Associazione Critici Discografici e l’anno dopo ancora parte un tour per gli stadi con record di presenze. Dopo un declino alla fine degli anni ’80 e alcuni problemi personali, torna sulla scia con Oltre (1990), un album in cui si nota la svolta artistica sia a livello di testi che di musiche; ne segue un tour particolare, in cui oltre alle esibizioni dal vivo avvengono anche incontri culturali con la gente dei posti toccati dalla torrnèe stessa.

 

Con Io sono qui del 1995 si ha la vera svolta musicale.

 

Nel 1997 conduce, insieme a Fabio Fazio, il programma Anima mia dove lui esegue brani degli anni ’70 e da qui ne segue l’album Anime in gioco, in cui spicca la sua interpretazione di Anima mia dei Cugini di Campagna. Nel 1999 esce Viaggiatore sulla coda del tempo e il brano traghettatore, Cuore d’aliante, evidenzia la nuova dimensione musicale di Baglioni, figlia di un cammino artistico e umano in continua evoluzione.

 

Seguono anni di tournèe a tutto esaurito anche in luoghi che finora erano adibiti solo a rappresentazioni liriche.

Nel 2009 è impegnato nel progetto di un film, Questo piccolo grande amore di Riccardo Donna, dove ne firma il soggetto, la sceneggiatura e la colonna sonora; lo stesso titolo viene usato per il suo tour teatrale e per il suo primo romanzo scritto.
Oltre alla nascita del figlio nel 1982, altri due fatti importanti segnano in modo positivo la vita privata del cantautore, ovvero la nomina a Commendatore della Repubblica nel 2003 e la laurea in Architettura nel 2004 con una tesi dedicata alla riqualificazione di una zona di Roma. 

 

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 In sintesi la carriera artistica di Claudio Baglioni:

 

  • 1965-68: sono gli anni degli esordi come cantante, esibendosi in piccole manifestazioni canore.
  • 1969: firma il primo contratto discografico ma il primo album non ebbe successo.
  • 1971: la sua popolarità inizia esibendosi in Polonia in un festival canoro e in una successiva mini tournèe; nello stesso periodo scrive brani per Mia Martini e Rita Pavone e l’anno dopo interpreta alcuni brani del film Fratello sole, sorella luna di Franco Zeffirelli.
  • 1972: è l’anno di Questo piccolo grande amore, che finalmente lo porta al successo.
  • 1973-1978: escono altri album di successo come Gira che ti rigira amore bello (1973), E tu… (1974), Sabato pomeriggio (1975), Solo (1977), E tu come stai? (1978); sono anche gli anni dei concerti italiani e mondiali, che ne aumentano la popolarità.
  • 1981-1987: torna sul mercato discografico dopo tre anni di silenzio con Strada facendo, che lo consacra come il miglior cantautore secondo la critica; l’anno dopo nasce il figlio Giovanni, al quale dedica Avrai, scritta e incisa in soli due giorni a Londra; inizia anche una tournèe negli stadi che in seguito diventa un doppo album live, Alè-oò; nel 1985 esce La vita è adesso, l’album più venduto di tutti quelli realizzati dal cantautore e l’anno successivo parte con un nuovo tour che nel 1987 farà usciire una nuova raccolta live, Assolo, non solo.
  • 1990-1999: dopo un periodo di silenzio dovuto a fatti privati, esce Oltre, un album che segna l’inizio dell’evoluzione artistica di Baglioni, proseguendo con Io sono qui del 1995 e Viaggiatore sulla coda del tempo del 1999; in questi anni è impegnato anche in diversi progetti tra cui la conduzione di Anima mia con Fabio Fazio nel 1997, dove interpreta alcune canzoni del repertorio italiano degli anni ’70, dal quale uscirà l’anno dopo l’album Anime in gioco.
  • 2005-2011: sono gli anni in cui si hanno pubblicazioni sia musicali che di altro genere e si inizia con il live Crescendo e cercando, il libro autobiografico Senza musica, la raccolta Tutti qui – Collezione dal 1967 al 2005 ed altri album raccolta; tra il 2008 e il 2009 è impegnato col progetto QPGA, che comprende un tour dove rivisita i suoi successi in chiave musicale più moderna, un film dove firma il soggetto, la sceneggiatura e la colonna sonora e inoltre il suo primo romanzo come autore; il 31 dicembre del 2010 è protagonista della notte di Capodanno ai Fori Imperiali di Roma.

 


Questa città è un ottovolante.
Un intrigo di ponti e sopraelevate.
E ogni volta una nuova emozione
salta dal cuore alla testa
dalla pancia alla gola.
Questa città non ha un angolo
che sia uguale a un altro.
Una sorpresa continua e mischiata
tra gli stretti vicoli antichi graffiati
con le case quasi a toccarsi
e gli assalti d’architettura di oggi
con le forme e le tinte più ardite.
Questa città non ha le pianure.
Il mare s’infila nel territorio sinuoso
e le montagne cadono in acqua.
Palazzi e navi giganti si alzano su
nell’identico quadro di bianco e di beige.
Questa città ha gloria e ferite recenti.
Ha grande passato e attesa dell’avvenire
in un gioco del tempo
in cui passa ogni volta dal via.
Questa città ha musica e suoni suadenti
come le cantilene del suo dialetto.
Come un raggio che asciuga la pioggia
come una goccia che cade sul sole.
Questa città è il porto da cui si parte
senza andar via.

 

Claudio Baglioni

06 aprile 2016

 

Affacciato alle finestre dell’albergo "Savoia" di Piazza Acquaverde, ha scritto sulla sua pagina Facebook ufficiale 

una poesia che è

una dedica alla città di Genova!

 


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