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Sapore Di Superba
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Sapore Di Superba

" Superba fra i Sogni...ed il suo Mare "

Genova. Genua (in lingua Inglese), Genes (in lingua francese), Genua (in lingua Tedesca),Génova (in lingua Spagnola) e non per ultima Zena (nella lingua Ligure).

Capoluogo delle provincia di Genova e della regione Liguria, la sua estensione metropolitana non raggiunge un milione di abitanti. Citta’ dal glorioso passato, dalle antiche tradizioni, e’stata anche denominata “La Superba”.

 

Ed Il poeta Petrarca cosi la descrisse:

Regale, addossata ad una collina alpestre, superba per uomini e per mura, il cui solo aspetto la indica Signora del Mare”.
 

Genova, per circa 8 secoli  rappresenta la  sede della Repubblica, comprendendo l’intero territorio della Liguria.

Proprio in questo fervido periodo storico,tramite i numerosi viaggi, le esplorazioni, le scoperte, i floridi commerci, si acquisiscono le proprieta’ territoriali, in tutto il bacino del Mediterraneo, come forme di colonie o come caratteri di empori; in parte di proprieta’ della Repubblica stessa, in parte del Banco di San Giorgio, ed in parte di pubblici cittadini. I viaggi si estendono anche al medio oriente e Genova, diviene rivale, di Pisa e Venezia.
 

Il “Mare” costuisce il mezzo per meglio comprendere, la storia di Genova, ma anche quella della Liguria.

Se da un lato scaturisce negli abitanti un’idealizzazione di spazi infiniti, di grandi “Sogni” lontani, dall’altro  il mare rappresenta un pericoloso "limite" .

Se il "Mare" stimola l’aggregazione fra le persone, attira gente straniera, e’ anche un posto dal quale fuggire. Ecco la costante “dualita’” che coinvolge buona parte della societa’ Genovese e Ligure.
 

Il turista che viene a visitare Genova, per la sua prima volta, avverte e ben comprende, come la storia della citta’, sia legata al rapporto stretto con il “Mare”.

Lo scandire degli eventi storici nel tempo, in cui il mare ha favorito Genova, privilegiandola da una parte, ma divenendo dall’altra, un punto di “Grande Confine”, per la sua societa’ complessa, dai punti di vista politici, sociali, economici e culturali.

E proprio la canzone, costituisce una delle migliori espressioni dell’anima di Genova.

Una citta’ piu’ vicina alla Grecia, al Marocco, piuttosto che alla Lombardia.

Piu’ stretta ai porti della Sicilia e della Spagna, piuttosto che alle montagne del Piemonte.

Suoni e profumi, che spaziano dalla Turchia al Portogallo, dove si possono osservare le "terre nuove".
 

I Fratelli Reverberi, Luigi Tenco, Gino Paoli, Bruno Lauzi, sono tutti nati al quartiere della “Foce” di Genova, che ospita ancora la “Fiera del Mare”. Ma non solo. C’era con loro anche Paolo Villaggio che non si occupa di musica ma e’ certamente un vero genovese.

Vi invitiamo a scegliere in libreria il testo intitolato “Genova. Canzoni In Salita

Guida alla citta’ ed alle sue canzoni” – Editore Zona e scritto da Marzio Angiolani.
 


Ne riportiamo di seguito qualche parte interessante:

 

Una Genova così non l’avete ancora vista. Questa guida (“una guida a perdersi”, secondo l’autore) vi porta in giro da Ponente a Levante, dal mare e su per le ripide strade che scalano i monti, a caccia dei luoghi immortalati nelle canzoni di Paoli, De André, Bindi, Tenco, Lauzi, Fossati (la grande scuola genovese) o dei loro più giovani “eredi”: Francesco Baccini, Max Manfredi, Claudia Pastorino, Fabrizio Casalino e molti altri... Scoprirete così caruggi, creüze, piazze, gli angoli più magici o nascosti della città, in una luce del tutto diversa, e che siate un turista in cerca di nuove emozioni o solo un residente curioso, il fascino della “Superba” conquisterà anche voi. Marzio Angiolani disegna una mappa “musicale” di Genova unica, poetica, emozionante, e non ci fa mancare un ricco corredo di informazioni utili, per il tempo libero, per mangiare, dormire, bere bene e - naturalmente - ascoltare buona musica dal vivo. Le “Visite guidate” di Federica Bocci contrappuntano quest’itinerario singolare, per scoprire - come si conviene a una vera guida turistica - i luoghi dell’arte “ufficiale”.

 

 

Per fare un esempio, seguiamo un itinerario quasi obbligato, quello che dal Porto Antico, passando da Piazza Caricamento e poi tra gli odori e i vapori delle friggitorie e focaccerie di Sottoripa, porta in Via del Campo, la via della graziosa, occhi grandi color di foglia. Il Comune di Genova l’ha eletta “strada della musica”, e proprio là ha sede il famoso e originalissimo museo di “memorabilia” dedicato a Fabrizio De André. Dischi, copertine, manifesti, articoli e recensioni, foto, libri, incisioni introvabili, la storica chitarra del Faber, financo le pagelle di scuola: tutto raccolto e conservato dall’amico d’infanzia Gianni Tassio, omino tondo e genuinamente zenéise, capace di intrattenervi per ore con i suoi aneddoti, ricordi, storielle, una vera miniera. Le strade, le piazze, i caruggi, le creüze, i luoghi più magici o nascosti della città si legano così alle parole di canzoni amatissime. Passo a passo, e grazie a un linguaggio ricco di colori e d’immagini, Marzio Angiolani disegna una mappa inedita e suggestiva della città, non facendoci mancare un ricco corredo di informazioni utili, per mangiare e bere bene e (naturalmente!) ascoltare buona musica. Come all’Ostàia de’ Banchi, in Piazza Banchi, la più antica osteria di Genova dove Gigi Picetti “studia gli alcolici con l’impegno del filologo e la passione dell’alchimista”, dove si dice che il giovane Garibaldi finì vittima di una rissa alla vigilia di un’insurrezione e dove oggi s’improvvisano spettacoli e concerti (da qui è passato anche Moni Ovadia). O al Merry Wine di Vico della Neve, dove Federico Manetta, tra il banco e la vetrinetta dei formaggi, lascia suonare chi ne ha voglia, in una “scenografia” degna delle migliori commedie di Gilberto Govi.

" Genova: Canzoni in  Salita"

(clicca sulla scritta)

Un particolare ringraziamento alle fonti della casa editrice "Zona".

 


 

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