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Adriano Celentano
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Adriano Celentano

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"Adriano Celentano" (Il Molleggiato) nasce il 6 gennaio 1938 in Via Gluck 14 a Milano da genitori foggiani che si erano trasferiti in Lombardia per lavoro; anche il giovane Adriano, dopo aver finito le scuole elementari, comincia a lavorare per aiutare la famiglia.

È durante l’adolescenza che comincia ad apprezzare la musica non in modo passivo, soprattutto dopo aver ascoltato Rock around the clock di Bill Haley, diventando un fan della musica rock: da qui nasce il sogno di diventare un cantante di rock’n’roll.

Per l’appunto, in seguito insieme ad alcuni suoi amici, mette su una piccola band, i Rock Boys, con i quali inizia ad esibirsi nei locali milanesi fino ad entrare nei teatri tra cui lo Smeraldo.

 

Nel 1957 i Celentano and his Rock Boys partecipano al primo Festival del Rock and Roll italiano, non lo vincono ma vengono comunque notati, soprattutto il leader Celentano al quale viene offerto il primo contratto discografico con incisioni di cover di brani in rock’n’roll in inglese.

Solo un anno dopo inizia a cantare pezzi in italiano, come Buonasera signorina e La febbre dell’hoola hop e Ciao ti dirò. Il singolo che lo incammina verso il successo è Il ribelle, seguito da Il tuo bacio è come un rock, vincitore del Festival di Ancona e con vendite straordinarie nella sola prima settimana.

 

Nel 1959 intraprende anche la carriera di attore, recitando in I ragazzi del Juke-Box di Lucio Fulci.

 

Nel 1962 nasce il Clan Celentano, all’inizio come etichetta discografica personale( in contrapposizione alla sua ex casa discografica per divergenze), e in seguito come fucina di nuovi talenti per lanciarli nel mondo della musica italiana ma odiernamente si è ridotta alla sola produzione artistica di Celentano stesso e della moglie Claudia Mori, col ruolo di amministratrice esecutiva.

Sono comunque gli anni di Pregherò, Ciao ragazzi e Chi era lui, canzoni a tematica religiosa che segnano il suo forte legame con la religione cattolica iniziato un decennio prima. Anche le tematiche dell’ecologia e della speculazione edilizia sono tematiche care ad Adriano e che con molti anni d’anticipo ritraggono lo stato attuale delle cose.

 

Gli anni ’60 lo vedono quindi nella veste di predicatore, e soprattutto con Chi non lavora non fa l’amore del 1970 viene definito sorpassato e reazionario da parte dei giovani nel periodo della contestazione del ’68.

 

Gli anni ’70 e ’80 lo vedono alternarsi in sala d’incisione, competizioni canore, tournèe (che interromperà per diverso tempo) e televisione, tra cui indimenticabile in Fantastico 8 dove raggiunge picchi d’ascolto oltre i record; in contemporanea esce La pubblica ottusità, sui cui brani viene costruito l’intero programma.

La sua discografia, durante gli anni ’90, ha un calo di vendite e solo verso la fine di questo decennio si ravvisa una svolta, da quando cioè inizia a collaborare con Mogol e Gianni Bella: escono infatti Io non so parlare d’amore (1999),

Esco di rado e parlo ancora meno (2000), Per sempre (2002), C’è sempre un motivo (2004), Dormi amore, la situazione non è buona (2007) che segnano vendite strepitose, brani egregiamente interpretati e una nuova musicalità alla quale il Molleggiato sa adattarsi benissimo e grandemente accolti da pubblico e critica. Alcuni di questi album fanno da apripista a importanti show cult in RAI come Francamente me ne infischio, 125 milioni di caz..te,Rock Politik e La situazione di mia sorella non è buona in cui, attraverso reinterpretazioni di alcuni suoi brani e interventi di vari ospiti affronta tematiche di ogni genere raccontandole a modo suo, da predicatore.

 

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 In sintesi la carriera artistica di Adriano Celentano:

  • 1955: l’amore per il rock’n’roll lo porta a fondare, insieme a dei suoi amici, la sua prima band musicale, i Rock Boys e debuttano l’anno dopo in giro per i locali e i teatri di Milano
  • 1957: è l’anno della prima competizione canora, il Festival del Rock and Roll italiano, dove non vincono ma Celentano viene notato da un discografico che gli propone il primo contratto discografico; per questa etichetta incide cover in lingua originale di brani rock a partire dall’anno successivo.
  • 1959: è l’anno in cui pubblica i suoi primi singoli in italiano (Buonasera signorina e La febbre dell’hoola hop) e gira il suo primo film come attore in I ragazzi del Juke-Box.
  • 1960: esce il primo album, Adriano Celentano, che raccoglie alcune canzoni già note tra cui Il tuo bacio è come un rock e due inediti, Personality e Il mondo gira; nello stesso anno compare anche ne La dolce vita di Federico Fellini in veste di se stesso che interpreta Ready teddy in una scena ambientata in un locale romano.
  • 1961: nonostante sia impegnato nel servizio militare, riesce a farsi concedere una licenza straordinaria (firmata dall’allora Ministro della Difesa, Giulio Andreotti) per partecipare al Festival di Sanremo dove duetta con Little Tony in Ventiquattromila baci, arrivando al secondo posto e vendendo in seguito moltissime copie.
  • 1962-1970: il 1° maggio nasce ufficialmente il Clan Celentano, all’inizio come etichetta discografica, poi come fucina di giovani artisti musicali emergenti ma durerà come tale solo per sei anni; ad oggi produce solo i lavori di Celentano e di Claudia Mori; negli anni successivi collabora con Paolo Conte per le musiche di alcuni brani come Chi era Lui (testo di Mogol), La coppia più bella del mondo (1967) e Azzurro (1968) ed escono altri successi come Una carezza in un pugno e Una storia d’amore, entrambe del 1969; vince nel 1970 il Festival di Sanremo con Chi non lavora non fa l’amore, brano contestatissimo dai giovani del tempo, in piena atmosfera di contestazione giovanile sessantottina.
  • Anni ’70: incide altri brani di successo come Viola (1970), Un albero di trenta piani (1972, contenuta nell’album I mali del mondo in cui figura come corista Giuni Russo), Prisencolinensinainciusol (1972), Svalutation (1976) e Soli (1979); sono anche gli anni del ritorno alle esibizioni dal vivo dopo un periodo di stop e avvengono negli stadi con record di presenze.
  • Anni ’80: sono da ricordare tre album, ovvero I miei americani… e I miei americani 2 dove interpreta in italiano storiche canzoni americane (Susanna, Questo vecchio pazzo mondo e Sei nel mio destino), e La pubblica ottusità, i quali brani accompagnano i sabati sera di Fantastico 8, la cui conduzione viene affidata proprio a Celentano; continua anche a girare film come Bingo Bongo e Il bisbetico domato.
  • 1990-2008: gli anni ’90 eclissano un po’ la figura del Molleggiato, a parte il tour del 1994 dove viene registrato il tutto esaurito; nel 1998 incide un album insieme a Mina, Mina e Celentano, ma la vera svolta musicale avviene l’anno dopo con la collaborazione col duo Mogol-Gianni Bella e l’uscita degli album Io non so parlare d’amore (1999), Esco di rado e parlo ancora meno (2000), Per sempre (2002), C’è sempre un motivo (2004), Dormi amore, la situazione non è buona (2007) con grande successo di vendita e brani sapientemente scritti, musicati e interpretati tra cui L’emozione non ha voce, L’arcobaleno, Il figlio del dolore (duetto con Nada), Tir, Per sempre e Hai bucato la mia vita; sono anche gli anni degli show cult sulla RAI Francamente me ne infischio, 125 milioni di caz..te,Rock Politik e La situazione di mia sorella non è buona, un sapiente mix di intrattenimento musicale e culturale orchestrato dallo stesso Celentano, con grande riscontro tra il pubblico.

 


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