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Pooh
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Pooh

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"Pooh", il gruppo nasce nel 1962 come Jaguars ma la sua stabilità a livello di elementi si ha solo tre anni dopo con Valerio Negrini alla batteria, Mauro Bertoli e Mario Goretti alle chitarre, Ciancarlo Cantelli (poi Gilberto Faggioli) al basso e Bruno Barraco (poi Bob Gillot) alle tastiere.

Firmano il loro primo contratto con nel 1966 col nuovo (e definitivo) nome di Pooh.

In poco tempo avvengono diversi avvicendamenti con l’uscita di Gillot e Faggioli e l’entrata al loro posto di Roby Facchinetti e Riccardo Fogli; qualche anno dopo anche Bertoli lascia il gruppo e da quel momento il gruppo rimarrà formato da 4 elementi.

 

Pooh ed il grande successo arriva nel 1968 quando Piccola Katy scala molte posizioni in hit parade. Poco dopo anche Goretti lascia la band e al suo posto entra Dodi Battaglia e il gruppo così formato dura fino al 1971 con l’avvicendamento Negrini-Stefano D’Orazio, anche se l’ex batterista rimane nel dietro le quinte come paroliere. Sono gli anni di Tanta voglia di lei e della registrazione di alcuni brani in inglese, di Noi due nel mondo e nell’anima e Nascerò con te. Avviene l’ultimo avvicendamento, poiché per dissapori con il produttore artistico Riccardo Fogli lascia la formazione (per intraprendere la carriera da solista) ed entra Red Canzian e tale gruppo rimarrà così fino al 2009, quando Stefano D’Orazio decide di lasciare la formazione.

Le produzioni musicali si alternano a grandi successi e minori vendite a causa dei cambiamenti di stile sia musicale che di testi voluti dal loro produttore, come I Pooh 1971-1974, Un po’ del nostro tempo migliore e Forse ancora poesia e alla fine decidono di auto prodursi. La scelta sembra sortire l’effetto sperato e infatti l’album Poohlover (1976) riporta il gruppo sulla cresta e l’anno successivo sono protagonisti di un tour negli stadi e di diverse apparizioni in programmi televisivi. Gli anni ’80 vedono i Pooh impegnati nella continua produzione di album di buona fattura e in certi casi anche con tematiche impegnative come l’ecologia e la politica, ma sono anche di grande impatto le sperimentazioni musicali con nuove sonorità e ripresa di stili passati e continuano così anche negli anni successivi, alternando sempre album di buona produzione a qualcuno un po’ meno. Nel 1990 partecipano al Festival di Sanremo con Uomini soli, trionfando. È del 2002 la loro prima opera teatrale, Pinocchio, ispirata alla favola di Carlo Collodi e interpretata dagli attori della Compagnia della Rancia; ripeteranno l’esperienza nel 2010 con Alladin.

 

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In sintesi la carriera artistica dei Pooh:

 

  • 1966: ufficialmente è l’anno di inizio della carriera musicale dei Pooh con la pubblicazione del primo 45 giri Vieni fuori/Quello che non sai, due cover italiane di due successi internazionali del periodo.
  • 1967-1972: sono gli anni in cui si va verso la stabilizzazione degli elementi del gruppo, con l’avvicendarsi dei nomi e del numero che da cinque passa a quattro e alla fine i Pooh sono Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Stefano D’Orazio e Red Canzian e saranno così fino al 2009.
  • Anni ’70: gli album più fortunati di questo periodo sono Parsifal, forse il migliore tra tutti quelli prodotti, I Pooh 1971-1974, Poohlover e Rotolando respirando, mentre altri soffrono di una non facile presa da parte dei loro uditori per le scelte del proprio produttore, tanti che decidono ad un certo punto di diventare i produttori di loro stessi.
  • Anni ’80: si susseguono album di buon successo a raccolte live e nel contempo qualche elemento produce anche delle incisioni da solista sia come musicista che come cantautore; da ricordare Buona fortuna (1981) contenente Chi fermerà la musica, Tropico del nord (1983) interamente registrato all’estero, Giorni infiniti (1986) e Oasi (1988).
  • Anni ’90: l’inizio del decennio li vede vincitori al 40° Festival di Sanremo con Uomini soli; in questo periodo sono degni di nota album come Il cielo è blu sopra le nuvole (1990), Buonanotte ai suonatori (1995), Poohbook (1995), Amici per sempre (1996), The best of Pooh (1997) e Un posto felice (1999).
  • 2000 : inaugurano il 2000 con l’uscita di Cento di queste vite, che rispetto ai precedenti album, riprende sonorità in stile anni ’70 e si dimostra molto ben studiato; si possono anche ricordare Ascolta (2004), La grande festa (2005) per l’avvicinarsi dei loro 40 anni di carriera e Beat Re-generation (2008), album di cover di successi degli anni 60-70; nel 2002 e nel 2010 vengono rappresentati a teatro due musical scritti da loro, Pinocchio e Alladin.
  • 2013 il 3 gennaio - E’ morto a 66 anni Valerio Negrini, musicista e paroliere, noto per essere il fondatore nonche’ l’autore dei testi della maggior parte delle canzoni dei Pooh. Nato il 4 maggio del 1946 a Bologna, Negrini, fu prima batterista - e talora voce solista - dei Pooh, poi dal 1971 si dedico’ solo alla composizione dei testi del gruppo lasciando le bacchette a Stefano D’Orazio. Il suo partner piu’ assiduo nella composizione e’ Roby Facchinetti, in coppia con il quale ha composto numerose canzoni di successo. E’ stato ribattezzato da molti "il quinto Pooh" ma lui non gradiva questa definizione.

 


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