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Mario Cappello
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Mario Cappello

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"Mario Cappello", Genova (13/01/1895 – 30/06/1954) e’ un cantante Italiano, ma soprattutto il piu’ grande cantore ligure della nostalgia delle rime della lingua genovese.

 

Nato nel quartiere della “Cheullia” (vicolo San Giovanni Battista) non lontano dalla casa natale di Niccolò Paganini, si dice che il padre di origine lontana piemontese fosse un grande appassionato della canzone napoletana.

 

  • 1900: intorno piu o meno a quegli anni, Mario ottiene una scrittura presso l’Accademia filodrammatica Italiana di Gilberto Govi, noto attore affermatosi nel primo ventennio del XX secolo, che recitava nei propri spettacoli presso il Teatro Nazionale (poi teatro Aliseo ed oggi Teatro della Tosse).Da li a pochi anni avanti, Mario lavorera’ sia come attore che come cantante nei teatri, nei cafe’ chantants, utilizzando lo pseudonimo d’arte “Mario Di Napoli”.
  • 1915 : Allo scoppio della prima guerra mondiale Mario viene mandato al fronte e dopo la disfatta di Caporetto, viene aggregato al 90° battaglione fanteria in Francia. Rimasto ferito, viene lasciato da parte offrendoli modo di partecipare agli spettacoli creati per i soldati.
    Si esibira’ come prosa al canto anche lirico, su palcoscenici di fortuna e negli ospedali da campo.Ma non solo. Mario infatti avra’ modo di presentarsi anche a Parigi in vari teatri.
  • 1920: rientra a Genova si sposa ed avra’ due figli.
  • 1924: In occasione della “Festa della canzone genovese”, ideata da Costanzo Carbone, si svolgera’ in cinque serate al Giardino D’Italia, Mario diventera’ famoso.Tale concorso era stato organizzato dalla redazione della rivista letteraria “La Superba” (sede in salita Pollaiuoli) con lo scopo di fare nascere a Genova, la canzone d’autore in lingua genovese, a livello di tante altre citta’ come ad es,. Napoli,Torino,Milano,Venezia,Firenze e Roma.
    Cosi l’organizzazione chiamera’ interpreti tenori quali: Mario Cappello,il napoletano Gennaro Comite, e Tullia De Albertis, Liliana Doria.
    Fra i musicisti dell’evento emergera’ la figura di Attilio Margutti.
  • 1925: Nasce una collaborazione fra Mario e Attilio Margutti dalla quale viene composto il brano “Se Ghe Penso” (Se ci penso) inizialmente il titolo non prevedeva la parola “Ma” aggiunta in seguito(e tutt’oggi e’ sconosciuta la circostanza del perche’ fu dopo apposto il Ma). La prima presentazione del nuovo pezzo avverra’ al teatro Orfeo assieme a nuovi brani tra cui “Tranvajetti da Doia” (Tramway della Doria) di Carlo Otto Guglielmino, allora direttore della rivista “La Superba”. Numerose le repliche del brano cantato da Mario e dal soprano Luisa Rondolotti.
    Il brano sara’ destinato a divenire l’Inno d’amore e di nostalgia per tutti i genovesi, soprattutto in quegli anni in cui il fattore emigrazione era molto forte.
  • 1926: Da Genova, Mario viene invitato in tutta Italia, dopo essere stato notato da Sergio Corsanego, allora rappresentante a Genova per la casa discografica tedesca “Parlophon” (la stessa che molti anni piu in la avrebbe dato spazio ai Beatles). Mario incidera’ alcuni 78’ giri a Berlino ma non destinati al mercato Italiano ma quello dell’America latina, dove era piu’ elevata la presenza d’immigrati Italiani.

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  • 1927: La prima tournée sudamericana, fara’ imbarcare da Genova Mario sul transatlantico”Conte Verde”accompagnato dall’attore, amico ed impresario Attilio Castagneto, gia’ reduce dal successo l’anno precedente di Gilberto Govi a Buenos Aires.E proprio in taluna citta’ al teatro Marconi sara’ applaudito in una maniera calorosa, cantando ben 35 brani in dialetto genovese, ed altri in dialetto napoletano.
    Per 4 lunghi mesi Mario restera’ in citta’ per nuovi concerti ed i suoi brani diverranno fonte di sapore di patria per gli immigrati.
  • 1930: Mario, molto legato a Genova, quando partiva per un lungo viaggio attraverso l’Oceano Atlantico, portava con se’ vasetti di pesto e mazzi di basilico. Le sue canzoni parlavano di una vita semplice,concreta ed umile.
  • 1944: Con un grosso atto di coraggio, Mario cantera’ “Zena sata in pe’” (Genova salta in piedi, Genova raddrizzati) dal contenuto molto forte ed anti-nazista.
  • 1945: Terminata la seconda guerra mondiale, Mario avra’ un nuovo e grande successo quando la stazione radiofonica di Genova “EIAR” scegliera’ il brano “Ma Se Ghe Penso” come sigla di una trasmissione popolare “A Lanterna” (La Lanterna il famoso faro di Genova).
  • 1954: Mario si spegne e la sua tomba si trova presso il cimitero monumentale di Staglieno.

 

 


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