"Edoardo Bennato" nasce a Napoli il 23 luglio del 1946.
Inizia presto ad appassionarsi alla musica e giovanissimo incide il suo primo singolo, Era solo un sogno/Le ombre, dove si esibisce nell’esecuzione dell’armonica a bocca, primo musicista in assoluto in tutta Italia.
A Milano inizia la vera esperienza come autore di testi e musiche sia per sé che per altri artisti, fra cui Herbert Pagani, il che lo fa notare da Lucio Battisti e Mogol tanto da scritturarlo presso la propria casa discografica.
Il vero successo arriva però solo nel 1974 con la pubblicazione de I buoni e i cattivi, nonostante alcune critiche per le tematiche inserite (le autorità, l’istruzione, le amministrazioni pubbliche, etc).
Il filone dell’impegno sociale viene seguito anche in altri album come La Torre di Babele (1976) e Burattino senza fili (1977), in cui si possono ascoltare sonorità molto più vicine al rock e al blues rispetto agli esordi e dado spazio anche alla musica da camera, in un equilibrio di partitura a seconda del messaggio da lanciare.
Dopo qualche anno di silenzio esce con Sono solo canzonette, ispirato alla favola di Peter Pan, e inizia il periodo più fortunato del cantautore napoletano, dove l’analisi delle sue canzoni viene addirittura inserita nei programmi scolastici.
Col tempo, il suo stile risente dell’influenza della musica elettronica che stava spopolando negli anni ’80, come in È arrivato un bastimento, anche se non riscontra lo stesso successo dei precedenti album; comunque sia in questi anni escono altri album più fortunati, come raccolte live in cui riarrangia sempre in chiave elettronica alcuni suoi pezzi degli anni ’70.
Tra la fine degli anni ’80 e gli anni ’90 lo stile verte questa volta in chiave acustica e spesso si avvale di strumenti musicali particolari suonati da lui stesso sia in sede di registrazione che dal vivo, come la chitarra a 12 corde, il tamburello a pedale, l’armonica a bocca e il kazoo, con sottofondo di archi creando una fusione equilibrata tra musica da camera e popolare: è così che viene concepito Quartetto d’archi del 1996.
Tra le produzioni più recenti, degno di nota sicuramente L’uomo occidentale del 2003, dove la critica all’arroganza del mondo occidentale viene sorretta da una buona tessitura musicale.
In sintesi la carriera di Edoardo Bennato:
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